Località: Cortina d’Ampezzo

Credo che sia uno dei luoghi più preservati della conca d’Ampezzo. Conosciuta dagli scialpinisti per essere una delle più belle traversate da fare a Cortina. Un magnifico ambiente dolomitico! Una gita in un luogo selvaggio e isolato. Attenzione alle grandi nevicate, hanno causato vittime in questa gita, consigliata in condizioni primaverili.

Il percorso

ACCESSO GENERALE: da Cortina si segue la Strada d’Alemagna verso Dobbiaco, fino al tornante di S.Uberto-Podestagno. quota 1.500. Li parcheggiate l’auto

SALITA: Dal parcheggio si sale verso malga-rifugio Ra Stua . Alla quota 1543 mt troverete  la stradina in discesa che si dirama a sinistra in direzione Cason d’Antruiles.  100 mt prima  della radura del Cason d’Antruiles, dovrete imboccare a destra per la Valle Ruoibes de Inze . Purtroppo risalendo la valle sulla sinistra del torrente, si dovranno attraversare varie frane , con diversi alberi a terra. Finito il bosco, potrete risalire lungo il percorso del torrente. Proseguendo entrerete nella magnifica Val de Meso, risalendo dei canali tra i mughi sulla vostra sinistra, per poi puntare alla Forc. Ciamin alla fine della Val de Meso. Pochi metri prima della Forc. Ciamin sulla vostra destra sarà evidente il canalone che vi condurra ad una Forc. che da sul Gran Valun. Alla fine di questo canalone, avrete raggiunto la fine della salita.

DISCESA: Arrivati sulla Forc. del Gran Valun, spellerete e potrete fare una sciata magnifica nel Gran Valun. Alla fine della valle tenetivi alti sulla destra per costeggiare  le rocce , e tenedovi sempre il più possibile alti e a destra arriverete al lago de Rudo. Da li tramite la mulattiera 9 ( sempre battuta dai tanti passaggi) arriverete Valon Oscuro poi andando a destra arriverete a Ra Stua ( consigliamo sosta , la cucina è ottima) e da li continuando arriverete alla macchina.

MATERIALE: Arva, picozza, ramponi, giacca pesante ( anche se è primavera, in cima può fare molto freddo), sonda, pala, coltelli, cartine della zona, ABS. generi alimentari ecc

AUTORI: Carlo d’Amelio & Davide Alberti

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