DIFFICOLTÀ | Media |
ESPOSIZIONE | Tutte |
DISLIVELLO ASCESA | 1.300 |
VOT0 DI BELLEZZA | 8 |
PERIODO | Febbraio – Aprile |
Località: Cortina d’Ampezzo
Una Magnifica gita di sci d’alpinismo a Cortina d’Ampezzo.
Attraversando il magnifico anfiteatro Castel di Ra Valbones ai piedi della Croda Rossa d’Ampezzo arriverete alla Forcella di Colfiedo, solo il passaggio per questo anfiteatro merita la fatica di 1.300 mt di dislivello. Una gita meravigliosa dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Tutto arricchito dal passaggio nella stupenda forcella Lerosa. Per non parlare dello spettacolare La gita può essere fatta con un bellissimo percorso anulare con partenza da Cimabanche, cosa che consente di vivere a 360 gradi scenari e panorami mozzafiato
ACCESSO GENERALE: da Cortina si segue la Strada d’Alemagna verso Dobbiaco, fino ad una casermetta abbandonata sulla sinistra a pochi chilometri prima del Passo di Cimabanche, presso la quale si parcheggia. Si nota per una lunghissima rete metallica che la precede.
SALITA: Dal parcheggio presso la Statale d’Alemagna inizia un’ampia carrareccia (segnavia CAI 8), che traversa in moderata salita i pendii della Costa di Rufiedo e si inoltra in Val di Gotres.
Oltrepassato un ponticello si passa sulla destra orografica, un po’ più alti rispetto al fondovalle e si prosegue quasi in quota, fino ai grandi pianori presso la Forcella Lerosa. Senza raggiungere la forcella, ci si abbassa leggermente in un ampio campo di neve e si punta con direzione nord alla soglia del Valbones. Risalito un pendio più ripido con regolari svolte, si entra nel grandioso vallone e si avvicina il dosso roccioso del Castel di Valbones, che si tiene a sinistra, fino a toccare la base del ventaglio di pendii sottostante la Croda Rossa. Finalmente si vede la Forcella di Colfiedo, che si raggiunge su pendenze gradualmente crescenti e su pendio che va restringendosi a canale presso l’intaglio.
DISCESA: È possibile scendere per il grande canale sud est, con pendenze inizialmente sostenute, ma poi gradualmente più accessibili. Il primo tratto sotto la forcella impone un traverso sulla destra per trovare la migliore linea di discesa e portarsi nel centro dell’ampio vallone. Arrivati in fondo al ghiaione, dove spesso affiorano i primi mughi, la valle si stringe; qui si mantiene la destra e si scende in un corridoio proprio tra i mughi per circa 150 metri. Giunti al torrente, si traversa e si raggiunge brevemente Cimabanche.
MATERIALE: Arva, picozza, ramponi, giacca pesante ( anche se è primavera, in cima può fare molto freddo), sonda, pala, coltelli, cartine della zona, ABS. generi alimentari ecc
AUTORI: Carlo d’Amelio & Davide Alberti