DIFFICOLTÀ | Alta, solo per esperti. |
ESPOSIZIONE | Tutte |
DISLIVELLO ASCESA | 2.000 |
VOT0 DI BELLEZZA | 10 |
PERIODO | Primavera |
Sicuramente la gita più alpinistica, bella e spettacolare di tutte le Dolomiti Bellunesi. Chi porta a termine questa ascesa di sci alpinismo estremo può considerarsi un alpinista di alto livello. In questa gita solo nel 2009 sono morti due alpinisti, in due incidenti distinti.
Il monte Antelao, detto anche il Re delle Dolomiti, è la seconda cima delle Dolomiti, con i suoi 3.264 metri. È la prima per il rapporto tra altezza e sviluppo orizzontale dello zoccolo che non supera i quattro chilometri di diametro. Esso costituisce uno dei principali gruppi delle Dolomiti bellunesi.
L’Antelao è la cima più alta del Cadore, un poderoso insieme piramidale, articolato in gole e camini verticali in tutti i versanti, con la presenza del secondo ghiacciaio per estensione delle Dolomiti. I due ghiacciai si trovano quasi interamente nel comune di Calalzo, che viene rifornito dalle loro acque. Pur nella sua sostanziale unitarietà, la caratteristica e unica montagna, visibile da grande distanza, assume fisionomie diverse nei diversi versanti.
La cima fu raggiunta per la prima volta nel 1850 dal cacciatore sanvitese Matteo Ossi, che ripeté l’impresa accompagnando l’austriaco Paul Grohmann, grande alpinista dell’epoca, in vetta.
ACCESSO GENERALE: Raggiungere San Vito di Cadore. Poi proseguire per gli impianti di risalita. Se le condizioni neve lo permettono si arriva in macchina fino al Rifugio Scoter, altrimenti vi toccherà lasciare la macchina più in basso e risalire dalle piste da sci.
SALITA: Dal parcheggio del Rifugio Scoter si parte seguendo la strada al 2° tornante, fino alla congiunzione con il sent. 227. Da qui non è necessario seguire il sentiero ma risalire per un canale ben delimitato dai mughi fino ad arrivare ad una sella ed alla Forc. Piccola (1,30 h).
Dalla forcella Piccola risalire per l’ampio vallone ghiaioso che con percorso ad arco da sinistra a destra porta al Canalino Indem ( da fare con picozza e ramponi). Raggiunta la sommità del canalino si deve uscire a sinistra. Da qui si comincia a salire per la lastronata inferiore, con pendenza intorno ai 35°. Proseguire per i lastroni fino all’inizio della seconda lastronata con pendenza maggiore (fino a 35-40°). Si risale quindi la seconda lastronata fino a raggiungere il Biv. Cosi (q. 3111 m). Il Bivacco non sarà possibile scorgerlo in inverno perchè spesso è sommerso dalla neve. Dal bivacco lasciate assolutamente gli sci e salite con la picozza e ramponi tenendo la destra tutto in cresta fino a sotto la vetta. Prestare molta attenzione a questo ultimo tratto, se si scivola non c’è scampo! La salita finale è una scalata di terzo grado.
DISCESA: La discesa segue la stessa via della salita. Prestare molta attenzione sia alla discesa della vetta e al Canalino dell’Antelao, molto ripido.
MATERIALE: Arva, picozza, ramponi, giacca pesante ( anche se è primavera, in cima può fare molto freddo), sonda, pala, coltelli, cartine della zona, ABS, generi alimentari ecc
AUTORI: Carlo d’Amelio & Davide Alberti